"Aiuto, c'è l'allerta meteo"
una app ti dice cosa fare

Anci e Uncem della Toscana presentano l'applicazione che informa i cittadini indicandogli come comportarsi in caso di rischio frana e alluvioni. Scaricabile su iPhone e Android, per ora è attiva in nove Comuni. A Massa la presentazione con il capo della Protezione civile Franco Gabrielli

MASSA. L'allerta non sarà più soltanto un bollettino lanciato dagli esperti alle autorità locali, un allarme un po' aleatorio buttato nelle mani di amministratori e tecnici più o meno solerti, ma un pallino rosso che compare sull'icona dello smartphone. Sarà una mappa del Comune con le zone e i livelli di rischio, le frazioni con la più alta frequenza di frane e quelle che potrebbero allargarsi. Ma soprattutto sarà una cartina digitale su cui appaiono i luoghi in cui trovare rifugi e tutte le precauzioni da prendere in caso di emergenza. Ad esempio le strade e i sottopassi da evitare, le palestre e le scuole in cui trovare aiuto.

Si chiama ProCiv Pas ed è una app (gratuita) elaborata grazie a un protocollo di intesa fra Anci e Uncem della Toscana e il Dipartimento nazionale della Protezione civile con lo scopo di informare e comunicare in modo semplice ai cittadini gli stati di allerta e i piani di sicurezza dei Comuni: cioè tutte le norme di comportamento e autotutela che i residenti di una certa zona dovrebbero conoscere e attuare in caso di crisi meteorologica. Per ora si tratta di una sperimentazione, hanno aderito nove comuni: Arezzo, Pistoia, Calci, Greve in Chianti, Pescaglia, Cortona, Montemurlo, Subbiano e da oggi anche Massa. Ma l'idea è di estenderla a tutta la regione se non a tutto il Paese.

Progettato con un finanziamento regionale di 70 mila euro, il software è stato sviluppato dalla Pro.Ge.Com. I Comuni toscani che hanno aderito lo hanno fatto fornendo i loro piani di emergenza, mappe, dati e un contributo (da 1.000 a 3.000 euro) per aggiornare il database dell'applicazione in modo da estenderne la funzioni sul territorio di competenza. L'ultimo è Massa, appunto, dove stamani è arrivato a presentarla Franco Gabrielli. "Non si possono pretendere meccanismi di autoprotezione se la popolazione non è informata su quali precauzioni prendere o anche solo dove e a chi chiedere aiuto - dice il capo della Protezione civile - Questo progetto va in quella direzione, per questo motivo lo sosteniamo".

Nella sala consiliare del comune di Massa sono arrivati però anche i rappresentanti dei comitati di cittadini che hanno subito i danni delle alluvioni degli ultimi anni. "Spendete soldi per questi progetti - hanno detto a Gabrielli - ma noi siamo stati abbandonati. La Regione ha imposto paletti troppo alti per ottenere risarcimenti, eppure abbiamo perso le nostre case". "Fate bene a lamentarvi - ha risposto Gabrielli - vi rimane almeno questo diritto. Ma pensate che qui almeno esiste la Protezione civile, altrove sono i sindaci e i cittadini che impugnano le pale. Non avete avuto soldi - ha aggiunto Gabrielli -, e avete ragione: ma dal 2012 ci sono state 19 emergenze e danni totali per 3 miliardi e mezzo di euro; di questi, lo Stato ha riconosciuto soltanto 470 milioni, il 35% alla Toscana. I soldi sono pochi e saranno sempre meno. Per decenni lo Stato ha consentito di costruire dove non si poteva costruire, e ha fatto cassa sull'illegalità. Adesso voi, noi, tutti gli italiani pagano".

"Il download della app è gratis - spiega Federico Binaglia, responsabile del progetto - e funziona con un geolocalizzatore, simile a quello di Google map. Vorremmo estenderlo a tutta la regione, magari a tutta Italia, ma è fondamentale che ogni sindaco decida di versare una piccola quota per caricare i dati sul sistema e mettere così a disposizione della comunità il servizio. L'idea ci è venuta ascoltanto le parole di Gabrielli, che spesso ha ripetuto quanto sia importanrte non far rimanere i piani di emergenza nel cassetto dei tecnici comunali ma comunicarli ai cittadini".

La App ProCiv Pas  - Prevenzione allertamento sicurezza - è scaricabile su iPhone e Android (o dal sito www.procivpas.it), e oltre a contenere informazioni di carattere generale sul Comune, include le carte di pericolosità del Piano di assetto idrogeologico (PAI) e segnala i rischi frane e allagamenti cui è soggetto il territorio, e le "aree
di attesa", cioè i luoghi sicuri in cui dirigersi in caso si verifichi un evento calamitoso. In più fornisce preziose notizie, sempre aggiornate, sul livello dell’allerta meteo in corso o sui comportamenti da adottare in relazione alla situazione metereologica in atto.
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01 marzo 2014 - Aggiornato alle

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