
Si chiama ProCiv Pas ed è una app (gratuita) elaborata grazie a un protocollo di intesa fra Anci e Uncem della Toscana e il Dipartimento nazionale della Protezione civile con lo scopo di informare e comunicare in modo semplice ai cittadini gli stati di allerta e i piani di sicurezza dei Comuni: cioè tutte le norme di comportamento e autotutela che i residenti di una certa zona dovrebbero conoscere e attuare in caso di crisi meteorologica. Per ora si tratta di una sperimentazione, hanno aderito nove comuni: Arezzo, Pistoia, Calci, Greve in Chianti, Pescaglia, Cortona, Montemurlo, Subbiano e da oggi anche Massa. Ma l'idea è di estenderla a tutta la regione se non a tutto il Paese.
Progettato con un finanziamento regionale di 70 mila euro, il software è stato sviluppato dalla Pro.Ge.Com. I Comuni toscani che hanno aderito lo hanno fatto fornendo i loro piani di emergenza, mappe, dati e un contributo (da 1.000 a 3.000 euro) per aggiornare il database dell'applicazione in modo da estenderne la funzioni sul territorio di competenza. L'ultimo è Massa, appunto, dove stamani è arrivato a presentarla Franco Gabrielli. "Non si possono pretendere meccanismi di autoprotezione se la popolazione non è informata su quali precauzioni prendere o anche solo dove e a chi chiedere aiuto - dice il capo della Protezione civile - Questo progetto va in quella direzione, per questo motivo lo sosteniamo".
Nella sala consiliare del comune di Massa sono arrivati però anche i rappresentanti dei comitati di cittadini che hanno subito i danni delle alluvioni degli ultimi anni. "Spendete soldi per questi progetti - hanno detto a Gabrielli - ma noi siamo stati abbandonati. La Regione ha imposto paletti troppo alti per ottenere risarcimenti, eppure abbiamo perso le nostre case". "Fate bene a lamentarvi - ha risposto Gabrielli - vi rimane almeno questo diritto. Ma pensate che qui almeno esiste la Protezione civile, altrove sono i sindaci e i cittadini che impugnano le pale. Non avete avuto soldi - ha aggiunto Gabrielli -, e avete ragione: ma dal 2012 ci sono state 19 emergenze e danni totali per 3 miliardi e mezzo di euro; di questi, lo Stato ha riconosciuto soltanto 470 milioni, il 35% alla Toscana. I soldi sono pochi e saranno sempre meno. Per decenni lo Stato ha consentito di costruire dove non si poteva costruire, e ha fatto cassa sull'illegalità. Adesso voi, noi, tutti gli italiani pagano".
"Il download della app è gratis - spiega Federico Binaglia, responsabile del progetto - e funziona con un geolocalizzatore, simile a quello di Google map. Vorremmo estenderlo a tutta la regione, magari a tutta Italia, ma è fondamentale che ogni sindaco decida di versare una piccola quota per caricare i dati sul sistema e mettere così a disposizione della comunità il servizio. L'idea ci è venuta ascoltanto le parole di Gabrielli, che spesso ha ripetuto quanto sia importanrte non far rimanere i piani di emergenza nel cassetto dei tecnici comunali ma comunicarli ai cittadini".
La App ProCiv Pas - Prevenzione allertamento sicurezza - è scaricabile su iPhone e Android (o dal sito www.procivpas.it), e oltre a contenere informazioni di carattere generale sul Comune, include le carte di pericolosità del Piano di assetto idrogeologico (PAI) e segnala i rischi frane e allagamenti cui è soggetto il territorio, e le "aree di attesa", cioè i luoghi sicuri in cui dirigersi in caso si verifichi un evento calamitoso. In più fornisce preziose notizie, sempre aggiornate, sul livello dell’allerta meteo in corso o sui comportamenti da adottare in relazione alla situazione metereologica in atto.